L'agonia del polpo: caro professore ...



Io ho un disturbo dell’attenzione, quando le persone parlano non riesco a stare fermo e canticchio, mi distraggo con le penne, a volte devo fingermi interessato. Ci sono persone che forse diranno qualcosa di importante, in quei casi provo a stare attento, almeno cinque secondi prima di rimettermi a giochicchiare.
Ci sono situazioni in cui vale la pena impegnarsi, in altre mi sento come un polpo spiaggiato. Fuori dal mio habitat. Cerco di scappare ma non riesco, cerco l’acqua.
C’è uno in particolare (rullo di tamburi), un prof. che chiameremo Dottor Sbattipolpo, che mi fa sentire così.
Come vi aspettate un professore?
Simpatico e che chiude un occhio sui piccoli danni che fanno gli studenti, una persona che mette speranza in ogni cuore.
Gli argomenti preferiti del Dottor Sbattipolpo sono l’apocalisse e il calcio. E a me il calcio non interessa...
Con apocalisse non intendo il casino in classe, ma la fine del mondo conosciuto e i disastri di fama mondiale (che allegria!).
Ma non è finita qui la lista delle sue qualità: la sua comprensione è così immensa che per motivi futili si è messo a litigare con una delle mie compagne che lo apprezza di più ( non sono proprio tante) e il litigio è durato più di mezz’ora.
Il caro Dottor Sbattipolpo, è stato chiamato così per le sue frequenti minacce a certi studenti :”Forse qualcuno ha bisogno di essere sbattuto sugli scogli come un polpo?”. Addirittura un giorno ci ha portato un video intimidatorio di trenta minuti che ritraeva dei  marinai gobbi sugli scogli che sbattevano grossi polpi.
E ha messo lo studente incriminato (non io, strano ma vero) in prima fila.
Nel caso che il caro Dottor Sbattipolpo leggesse questo post, ho un messaggio per lei: “Basta spaventarci con disastri ecologici che sono ancora troppo grandi per noi. Magari io non sto attento, però se lei dicesse qualcosa per cui vale la pena ascoltare, ci proverei. Basta un po' d'acqua per rianimare un polpo in agonia.”    
  
  


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