Marchingegno contro Elvis: un bulletto freddato con il gelato


Vi presento Marchingegno, o meglio Marco, un ragazzo che ho conosciuto al mare qualche anno fa. È particolarmente alto e non molto atletico, con un atteggiamento pacato e innocuo. L’ho conosciuto mentre giocavo nel parchetto fra il “bigliardino” e una giostra scassata. Un particolare mi ha colpito: raccontava sempre storie assurde, un po’ come me.
Quest'anno Marchingegno però è cambiato, non è più fissato sulle storie, ma porta sempre il cellulare con sé e con le cuffie ascolta musica.
Forse è diventato adolescente? In compenso cita la Bibbia e Einstein, mentre giochiamo a bigliardino. “Sapevate che nel Vecchio Testamento muoiono tre miliardi di persone? ... e via così”.



Quando l’ho incontrato questa estate, stavo andando al parchetto e l’ho trovato mentre giocava a bigliardino con un ragazzo che somigliava molto ad Elvis, con una pettinatura stramba e un ciuffo gonfio di brillantina. Questa specie di Elvis Presley, nano e foggiano, ha 18 anni. Evidentemente non ha letto il cartello che dice che quel parchetto, è per i bambini dall'età di 14 anni in giù. C’era un clima da Far West, perché il foggiano aveva già fatto passare 3 bambini sotto il tavolo da gioco: la punizione peggiore che si possa infliggere ad un avversario ormai vinto. Sotto il tavolo c’è sporco e bisogna piegarsi oltre ogni misura (non che io ci sia mai passato...o forse si).  Mi chiedevo, mentre mi chiamava a giocare, se il foggiano ci fosse mai passato sotto quel tavolino, perché dopo che ci passi una volta, non chiederesti più a nessuno di farlo. Comunque accetto, mi metto con Marchingenio e andiamo contro il foggiano e un altro ragazzo malcapitato. Riusciamo a segnare un bel numero di gol, Marco sottolinea che sono tre anni che non gioca, ma che prima era un campione. Elvis risponde “ Ma sta ziit e giôca.” Per un secondo il parco si ferma, i bambini si immobilizzano, anche quelli che stanno per vomitare sulla giostra che gira e noi segniamo! Gol! Il nostro avversario ha commesso il suo ultimo errore, si è distratto con le battute di Marco e ha perso. Ma non la presa molto bene, anche se non si sfoga subito. Raduna il suo gruppo di bulletti, perché deve trovare un modo per incriminare Marchingegno. Ora immaginatevi questa scena, cioè Marchingegnio da una parte dello steccato bianco del parco giochi, di cui è nettamente più alto, dall’altra cinque o sei bulletti messi insieme con questo Elvis, nano, foggiano che li guida. Il nano si mette ad accusarlo di avere picchiato sua cugina, che invece è lì di persona e gli sta continuando a dire che non è stato lui. Questo è il momento più epico: Marco, dopo essere stato accusato, preso in giro e dopo che Elvis gli ha perfino detto: “vuoi fare rissa pollo!”, si prende su, esce dal campetto. Se pensate che abbia dato una lezione ad Elvis, vi sbagliate, anche se, avrebbe potuto farlo molto facilmente contando che è 3 volte il nanetto. Marco dice di andare a prendere una persona abbastanza intelligente da spiegare ciò che è veramente successo e non lo abbiamo più visto. Solo più tardi è ricomparso mentre prendeva un gelato al bar, chiacchierando amorevolmente con il nonno.

La morale è: se un Elvis, foggiano e nano, ce l'ha con voi, forse è meglio andare a prendere un gelato, che perdere tempo con un bulletto.

Commenti

  1. Ciao Roberto. questa storia, che ormai ho letto e riletto, è davvero la mia preferita. Beh dopo aver letto quella dell'avventura alla National gallery pensavo non potessero esserci altre storie in grado di scalzare la perdita del cellulare, invece... il gelato vince sempre su tutto!! grazie per avermi fatto compagnia, ancora una vola :)

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