Sono andato a Parigi con la mia famiglia a inizio gennaio,
un periodo magnifico, ma anche avventuroso, quindi preparatevi per una storia
con vertigini, Notre Dame e soprattutto i gilet gialli.
Le nostre vacanze sono cominciate abbastanza bene,
soprattutto per la visita alla Torre Eiffel e al Sacro Cuore, centro della
musica di strada, tutto bene finché non abbiamo incontrato i gilet gialli e
abbiamo vissuto un’esperienza in cui mi sono fatto prendere dal panico.
Mia nonna ci aveva avvertito di stare attenti alle
manifestazioni o di starne alla larga. Ma chi mai ascolta le nonne?
considerando che la mia è anche un po’ sorda?
Proprio quel giorno ci siamo ritrovati in fila per salire sulle
torri di Notre-Dame, all’ingresso secondario della Cattedrale, di fianco al
percorso dei gilet gialli. Appena arrivati alla porta per salire, li abbiamo
visti entrare in piazza. Per fortuna abbiamo cominciato la nostra lunga
scalinata per arrivare alle campane e li abbiamo persi di vista.
Al primo piano abbiamo comprato i biglietti e siamo ripartiti (altri 9 piani da salire), le scale mi sembravano infinite finché non siamo sbucati di fianco alle campane.
Al primo piano abbiamo comprato i biglietti e siamo ripartiti (altri 9 piani da salire), le scale mi sembravano infinite finché non siamo sbucati di fianco alle campane.
A un certo punto mi sono ritrovato su una delle due campane
di Notre Dame, forse non avrei dovuto guardare giù, senza contare che i miei
genitori mi hanno obbligato a fare una foto sul bordo. Dalla campana vedevo tutti
i gilet gialli che affluivano continuamente, ma le mie vertigini non mi aiutavano
a guardare la scena dall’alto. Non ho visitato internamente le campane
rinnovate, perché l’unico modo per arrivarci, erano delle scale di legno
sospese (va bene tutto, ma le scale di legno, no!).
Scusate, ma io non ho proprio le vertigini, ho solo paura di
cadere, ma questo comunque non mi ha mai fermato, sono andato sulla torre della
Sagrada Familia a Barcellona e sul ponte tibetano di acciaio più lungo al mondo
in Austria. All’inizio non mi piaceva l’idea di salire ma sapevo che era meglio
salire piuttosto che rimanere a terra con i manifestanti.
Per visitare l’altra campana dovevo attraversare un ponte di
pietra, ero spaventatissimo. Finché a metà ho guardato giù e ho scoperto che
sotto di me a pochi metri c’era una terrazza, quindi l’ ho attraversato in
marcia. Quando sono sceso i gilet gialli si erano dileguati, non se ne vedeva
più neanche uno. Invece in giro c’erano ancora i poliziotti.
Dopo la nostra visita abbiamo scoperto che fra gli stessi
gilet gialli che avevamo visto, alcuni avevano bruciato un bateau lungo la Senna
e sfondato la porta del municipio, quindi non erano molto amichevoli.
Se volete qualche altro dettaglio o per caso non vi piace la
mia versione, ci sono altri spettatori che hanno seguito tutto, sono i gargoyles
di Notre-Dame, dei mostri che stanno a vegliare sulla cattedrale (solo che
rispetto a me loro ci sono rimasti di pietra).
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